venerdì 13 novembre 2020

Recensione "Storia di stella fortuna che morì sette o forse otto volte",di Juliet Grames

 


Titolo: Storia di Stella Fortuna che morì sette o forse otto volte 
Autore: Juliet Grames
Pagine: 576
Prezzo: 19,50€
Prezzo Ebook: 8,99€
Casa editrice: Harper Collins Italia

Valutazione: 5/5 ⭐⭐⭐⭐⭐

Trama:
Ievoli, Calabria, anni Venti. Per Stella Fortuna la morte è sempre stata parte della vita. La sua infanzia è costellata di inaspettati, quasi mortali incidenti avvenuti nei modi più strani. Anche la madre è convinta che sua figlia sia sotto l'influenza del malocchio. Nel piccolo villaggio in cui vivono, Stella è considerata strana perché è bellissima e intelligente, eppure fredda come il ghiaccio e sfrontata. Stella usa la sua forza per proteggere Tina, la sua sorellina, molto più debole e meno dotata di lei. Ma il carattere indomito della ragazza provoca le ire di suo padre Antonio, un uomo che pretende assoluta obbedienza dalle donne, e il cui più grande apporto alla famiglia consiste nella sua assenza. Quando i Fortuna, poco prima della Seconda Guerra Mondiale, decidono di emigrare, Stella e Tina devono affrontare insieme l'ostilità del Nuovo Mondo. E Stella capisce che dovrà combattere la sua stessa famiglia per essere indipendente. Ma nessuno sopravvive a così tante quasi-morti senza un motivo...

Recensione:

La storia di Stella fortuna che morì sette o otto volte, si presenta certamente con un titolo curioso e che sembra promettere dell'umorismo.. Ma cosa si nasconde in realtà dietro questo titolo?

"𝑳𝒂 𝒗𝒊𝒕𝒂 𝒂𝒗𝒆𝒗𝒂 𝒑𝒓𝒐𝒗𝒂𝒕𝒐 𝒂𝒅 𝒂𝒃𝒃𝒂𝒕𝒕𝒆𝒓𝒍𝒂, 𝒆𝒑𝒑𝒖𝒓𝒆 𝒍𝒆𝒊 𝒂𝒗𝒆𝒗𝒂 𝒓𝒆𝒔𝒊𝒔𝒕𝒊𝒕𝒐. 𝑶𝒈𝒏𝒊 𝒗𝒐𝒍𝒕𝒂 𝒄𝒉𝒆 𝒍𝒆 𝒄𝒂𝒑𝒊𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂 𝒅𝒊 𝒃𝒓𝒖𝒕𝒕𝒐, 𝒅𝒊𝒗𝒆𝒏𝒕𝒂𝒗𝒂 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒐𝒔𝒕𝒊𝒏𝒂𝒕𝒂, 𝒑𝒊𝒖̀ 𝒗𝒆𝒏𝒅𝒊𝒄𝒂𝒕𝒊𝒗𝒂, 𝒎𝒆𝒏𝒐 𝒄𝒐𝒎𝒑𝒊𝒂𝒄𝒆𝒏𝒕𝒆. 𝑵𝒐𝒏 𝒂𝒎𝒎𝒆𝒕𝒕𝒆𝒗𝒂 𝒍𝒂 𝒎𝒊𝒏𝒊𝒎𝒂 𝒅𝒆𝒃𝒐𝒍𝒆𝒛𝒛𝒂 𝒊𝒏 𝒔𝒆́ 𝒐 𝒏𝒆𝒈𝒍𝒊 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊." 

In questo libro faremo un viaggio nel tempo: esattamente ci troviamo a Ievoli, un piccolo paese di montagna in Calabria, intorno ai primi del '900 anche se esattamente percorreremo una linea temporale che si estende fino a gli anni 2000.
La storia di una famiglia che avremo modo di conoscere e di assistere ai vari cambiamenti di generazioni in generazione.
Affrontando temi delicati come: Il patriarcato, l'immigrazione, e il culto di altri tempi che ormai sembra essere svanito.
Il tutto ruota attorno a Stella, protagonista indiscussa di tutto il romanzo, una donna nata nell'epoca sbagliata e costretta a subire ciò che la sua vita da "donna" le riserva.

"𝑨 𝒒𝒖𝒆𝒔𝒕𝒐 𝒎𝒐𝒏𝒅𝒐 𝒏𝒐𝒏 𝒕𝒊 𝒑𝒖𝒐𝒊 𝒇𝒊𝒅𝒂𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒏𝒆𝒔𝒔𝒖𝒏𝒐, 𝒔𝒐𝒍𝒐 𝒅𝒊 𝒕𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂. 𝑫𝒆𝒗𝒊 𝒆𝒔𝒔𝒆𝒓𝒆 𝒄𝒐𝒏𝒗𝒊𝒏𝒕𝒂 𝒅𝒆𝒍𝒍𝒂 𝒕𝒖𝒂 𝒊𝒅𝒆𝒂 𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒂𝒎𝒃𝒊𝒂𝒓𝒍𝒂 𝒎𝒂𝒊, 𝒂𝒍𝒕𝒓𝒊𝒎𝒆𝒏𝒕𝒊 𝒍𝒂 𝒈𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆𝒓𝒂̀ 𝒔𝒆𝒎𝒑𝒓𝒆 𝒅𝒊 𝒇𝒓𝒆𝒈𝒂𝒓𝒕𝒊 𝒐 𝒅𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒇𝒐𝒏𝒅𝒆𝒓𝒕𝒊" 

Una trama resa ironica e strutturata sulle quasi otto morti di stella,  di cui ogni episodio denuncia la realtà di quella che era la vita meno di 100 anni fà.
Riflessioni che l'autrice riesce a intrecciare nella trama con vera maestria senza appesantire il tutto, anzi una scrittura scorrevole e molto coinvolgente che pian piano dà voce e spazio a tutta la famiglia Fortuna.

Un libro che mi ha colpito veramente molto, facendomi infuriare su alcuni punti e che mi ha fatto sentire "graziata" di essere nata in un momento storico in cui finalmente le donne sono a pari dell'uomo. Costatare come i pensieri di Stella siano crudi e pieni di timore,come il desiderio di libertà e di libero arbitrio siano ostacolati da credenze assurde è stata veramente dura, ed è questo che ha suscitato in me rabbia e sbocchi riflessivi.

"𝑬𝒓𝒂 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒄𝒊 𝒇𝒐𝒔𝒔𝒆𝒓𝒐 𝒔𝒑𝒆𝒄𝒄𝒉𝒊, 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒉𝒆́ 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂 𝒈𝒖𝒂𝒓𝒅𝒂𝒓𝒔𝒊 𝒊𝒏 𝒇𝒂𝒄𝒄𝒊𝒂. 𝑨𝒅𝒆𝒔𝒔𝒐 𝒔𝒊 𝒄𝒉𝒊𝒂𝒎𝒂𝒗𝒂 𝑺𝒕𝒆𝒍𝒍𝒂 𝑴𝒂𝒈𝒍𝒊𝒆𝒓𝒊, 𝒆 𝒊𝒍 𝒔𝒖𝒐 𝒄𝒐𝒓𝒑𝒐, 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒂𝒗𝒗𝒐𝒍𝒕𝒐 𝒊𝒏 𝒒𝒖𝒆𝒍 𝒕𝒂𝒊𝒍𝒍𝒆𝒖𝒓 𝒃𝒍𝒖, 𝒆𝒓𝒂 𝒖𝒏 𝒑𝒂𝒄𝒄𝒉𝒆𝒕𝒕𝒐 𝒓𝒆𝒈𝒂𝒍𝒐 𝒄𝒉𝒆 𝒖𝒏 𝒖𝒐𝒎𝒐 𝒂𝒗𝒓𝒆𝒃𝒃𝒆 𝒔𝒄𝒂𝒓𝒕𝒂𝒕𝒐, 𝒄𝒐𝒏𝒔𝒖𝒎𝒂𝒕𝒐 𝒆 𝒅𝒆𝒎𝒐𝒍𝒊𝒕𝒐" 

Un libro che dunque mi ha preso nel profondo e che mi è dispiaciuto lasciare, ad un tratto mi sentivo amica di Stella e delle sue disavventure. Indubbiamente una lettura bellissima che mi sento di consigliare a chi ama in primis le saghe famigliari, e poi a chi ama gli storici.
Naturalmente la storia e i personaggi sono frutto di fantasia, l'autrice si è ispirata a storie di vita tramandate da conoscenti che le hanno permesso di lavorarci su. Ma attenzione, il patriarcato non è frutto di fantasia, questo è l'unico fatto vero che ha accompagnato noi donne durante il nostro tragitto nel mondo.
Consiglio veramente, il mio giudizio è 5/5 ⭐⭐⭐⭐⭐.. Il giusto equilibrio fra serietà e sbarazzino, non ve né pentirete!

Nessun commento:

Posta un commento