mercoledì 24 giugno 2020

Review Party, recensione "La città di Ottone" di S. A. Chakraborty


Titolo: La città di Ottone
               AutoreS. A. Chakraborty 
                          Prezzo:  22,00€
                      Prezzo Ebook: 9,99€
                              Pagine: 528
                   Casa editrice: Mondadori

                      Valutazione: ⭐⭐⭐/5

                    Trama:

Egitto, XVIII secolo. Nahri non ha mai creduto davvero nella magia, anche se millanta poteri straordinari, legge il destino scritto nelle mani, sostiene di essere un'abile guaritrice e di saper condurre l'antico rito della zar. Ma è solo una piccola truffatrice di talento: i suoi sono tutti giochetti per spillare soldi ai nobili ottomani, un modo come un altro per sbarcare il lunario in attesa di tempi migliori. Quando però la sua strada si incrocia accidentalmente con quella di Dara, un misterioso jinn guerriero, la ragazza deve rivedere le sue convinzioni. Costretta a fuggire dal Cairo, insieme a Dara attraversa sabbie calde e spazzate dal vento che pullulano di creature di fuoco, fiumi in cui dormono i mitici marid, rovine di città un tempo maestose e montagne popolate di uccelli rapaci che non sono ciò che sembrano. Oltre tutto ciò si trova Daevabad, la leggendaria città di ottone. Nahri non lo sa ancora, ma il suo destino è indissolubilmente legato a quello di Daevabad, una città in cui, all'interno di mura metalliche intrise di incantesimi, il sangue può essere pericoloso come la più potente magia. Dietro le Porte delle sei tribù di jinn, vecchi risentimenti ribollono in profondità e attendono solo di poter emergere. L'arrivo di Nahri in questo mondo rischia di scatenare una guerra che era stata tenuta a freno per molti secoli.

                      Recensione:

La storia ha inizio in Egitto, nel XVIII secolo, e fin dalle prime pagine faremo conoscenza con Nahri, una dei tre protagonisti principali.
Nahri è uno di quei personaggi tosti, caparbi e molto intelligenti di cui non puoi fare almeno di amare fin dal principio,sebbene il suo carattere si sia solidificato a causa della sopravvivenza e alla dura vita che è stata costretta ad affrontare.
Nahri è un orfana, non ha nessun ricordo della sua vita passata, ed ha imparato fin da piccola a rubare, imbrogliare e ad essere più scaltra degli altri.. Ma ciò che la rende veramente unica è il suo dono da guaritrice, ovvero è in grado di autoguarirsi e intuire i mali fisici altrui! Non si è mai posta domande sul come perché lei ci riesca, sa solo che è grazie a questo dono che è riuscita a  sopravvivere dalla povertà.
Ma un giorno mentre inscena un finto esercismo in cambio di denaro, evoca inconsciamente lo spirito guerriero di nome  Dara, da qui ha inizio la nostra avventura.

"𝐋𝐚 𝐩𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐞𝐫𝐚 𝐥𝐢𝐬𝐜𝐢𝐚, 𝐦𝐚 𝐧𝐞𝐥 𝐬𝐮𝐨 𝐬𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐛𝐫𝐢𝐥𝐥𝐚𝐯𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐠𝐞𝐦𝐦𝐚, 𝐜'𝐞𝐫𝐚 𝐪𝐮𝐚𝐥𝐜𝐨𝐬𝐚 𝐬𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐞𝐭𝐚̀. 𝐏𝐨𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭'𝐚𝐧𝐧𝐢 𝐨 𝐜𝐞𝐧𝐭𝐨𝐭𝐫𝐞𝐧𝐭𝐚. 𝐄𝐫𝐚 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐢𝐬𝐬𝐢𝐦𝐨.. 𝐒𝐭𝐫𝐚𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐬𝐩𝐚𝐯𝐞𝐧𝐭𝐨𝐬𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐛𝐞𝐥𝐥𝐨, 𝐜𝐨𝐧 𝐢𝐥 𝐭𝐢𝐩𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐚𝐬𝐜𝐢𝐧𝐨 𝐜𝐡𝐞, 𝐬𝐞𝐜𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐍𝐚𝐡𝐫𝐢, 𝐝𝐨𝐯𝐞𝐯𝐚 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐮𝐧𝐚 𝐭𝐢𝐠𝐫𝐞 𝐬𝐮𝐛𝐢𝐭𝐨 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚 𝐝𝐢 𝐥𝐚𝐜𝐞𝐫𝐚𝐫𝐭𝐢 𝐥𝐚 𝐠𝐨𝐥𝐚. 

Difatti per Nahri si aprirà la conoscenza di un mondo nuovo, dove le leggende sui Jinn si scopriranno in parte vere e lei stessa dovrà riconoscerne di farne parte.
Dara e Nahri cominceranno la loro fuga verso Daevabad, la città originaria della loro tribù, poiché insieme allo spirito guerriero in realtà ha anche invocato gli Ifrit   (nemici giurati dei Nahid).
Ma il percorso sarà lungo e ciò ci permetterà di approfondire meglio tutto il mondo magico e storico di queste creature con le rispettive suddivisioni e classificazioni.

"𝐋𝐞 𝐦𝐮𝐫𝐚 𝐬𝐭𝐞𝐬𝐬𝐞 𝐬𝐩𝐥𝐞𝐧𝐝𝐞𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐬𝐨𝐭𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐬𝐨𝐥𝐞 𝐞 𝐥𝐚 𝐥𝐮𝐜𝐞 𝐬𝐢 𝐫𝐢𝐟𝐥𝐞𝐭𝐭𝐞𝐯𝐚 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐩𝐞𝐫𝐟𝐢𝐜𝐢𝐞 𝐝𝐨𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐬𝐞 𝐟𝐨𝐬𝐬𝐞 𝐝𝐢 .. << 𝐎𝐭𝐭𝐨𝐧𝐞 >> 𝐛𝐢𝐬𝐛𝐢𝐠𝐥𝐢𝐨̀. 𝐋𝐞 𝐦𝐚𝐬𝐬𝐢𝐜𝐜𝐞 𝐦𝐮𝐫𝐚 𝐞𝐫𝐚𝐧𝐨 𝐟𝐚𝐭𝐭𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐎𝐭𝐭𝐨𝐧𝐞, 𝐥𝐞𝐯𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐞𝐫𝐟𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞. 𝐀𝐧𝐝𝐨̀ 𝐢𝐧 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐟𝐢𝐧𝐨 𝐚𝐥 𝐛𝐨𝐫𝐝𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐛𝐚𝐫𝐜𝐚 . 𝐃𝐚𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐞𝐠𝐮𝐢. << 𝐒𝐢 >> 𝐝𝐢𝐬𝐬𝐞. << 𝐋'𝐎𝐭𝐭𝐨𝐧𝐞 𝐭𝐫𝐚𝐭𝐭𝐢𝐞𝐧𝐞 𝐦𝐞𝐠𝐥𝐢𝐨 𝐠𝐥𝐢 𝐢𝐧𝐜𝐚𝐧𝐭𝐞𝐬𝐢𝐦𝐢 𝐮𝐬𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐢𝐭𝐭𝐚̀ >>.

La loro comparsa a Daevabad farà veramente scalpore, e Nahri farà conoscenza e amicizia con Alì (il figlio del sultano in carica) e fra intrighi, segreti e verità nascoste ha inizio la parte più bella di tutto il libro! 
Un World Building ben strutturato e abbastanza ricco di dettagli e curiosità. Anzi è così ben strutturato che se non dai la giusta concentrazione alla lettura rischi di perderti e di non capirci più nulla, poiché la suddivisione delle varie tribù e la storia di Daevabad è ben complessa. E purtroppo a causa delle varie spiegazioni la prima metà del libro è destinata a cadere in una narrazione molto lenta, dunque a chi non ama le trame che tendono ad allungarsi con descrizioni prolisse, posso avvertirvi che fin da ora le prime 240 pagine saranno un bel scoglio iniziale. 
Ma attenzione i primi capitoli sono veramente curiosi, è subito poco dopo l'inizio che l'autrice tende a rallentare la narrazione. 
Ma non posso penalizzare il libro in questione, poiché essendo il primo volume di una trilogia ci sta che sia molto introduttivo, e ripongo le mie speranze nel suo seguito. Infatti dalla seconda metà la trama ha cominciato a sciogliersi, lo stile di narrazione diventa più dinamico con fatti che coinvolgono, ritrovandoci d'improvviso sul finale con il cuore spezzato e un colpo di scena inaspettato! 
Ma parliamo dei vari contenuti, ad esempio l'insorgere del triangolo amoroso.. Non so a chi darà il suo cuore la nostra protagonista e non m'importa del comportamento passato e presente di Dara, ma il mio cuore ormai è suo. 
E per finire e per farla breve, mi aspettavo nell'insieme molto di più dato il successo con la quale è stato accolto, ma parlo solo perché non amo tantissimo le storie con descrizioni prolisse.. Dunque il mio giudizio è di 3/5 ⭐⭐⭐, attendo con curiosità il seguito per poter giudicare con più coscienza e parzialità! 
Un ultimissimo consiglio è quello di utilizzare il glossario che trovate alla fine del libro, l'ho trovato veramente utile. 




Vi allego le altre tappe del Review Party, nel caso vogliate sentire più pareri su questo romanzo.

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